Palazzo Mercuri

Mercuri Palace



All’angolo occidentale di Piazza della Libertà, proprio all’imbocco di Via Santa Maria ecco spuntare uno spigolo di ferrigno color rosso Pompei: è l’austero palazzo eretto nel ‘400 come residenza del governatore della Toscana Sebastiano Mariani. Si tratta di uno degli edifici più antichi e meglio conservati di Vasanello e infatti, con Castello Orsini, è l’unico altro edificio del paese sottoposto a Vincolo monumentale di interesse nazionale (ai sensi della Legge 1089/39), status conferito all’immobile nel 1974 grazie al suo allora proprietario Pietro Pozzaglia.

Eppure, nonostante il vincolo monumentale, non appena il Pozzaglia abbandonò questa valle di lacrime, in un ospedale di Roma negli anni ’70, in barba a tutti i suoi sforzi gli eredi saccheggiarono il palazzo da opere d’arte, antichi libri, arredi, cimeli ed infine, sbarrato il portone a più mandate, non aspettarono altro che potersene disfare in cambio di sostanziosa pecunia. Dimenticarono però – o, meglio, poco poteva importargliene – che, come per tutte le cose di umana concezione, il tempo ne avrebbe prima o poi minato la stabilità.

E infatti, sul finire degli anni ’90 massicce infiltrazioni d’acqua causarono il crollo dello splendido solaio a cassettoni dipinti del salone principale. Fortunatamente, nel 2002, ormai ridotto in uno stato pietoso l’immobile venne acquistato dai coniugi americani di origine russa Dimitry e Regina Kirillov, che, senza sconvolgerne l’originalità, lo sottoposero a radicali lavori di consolidamento

At the western corner of Piazza della Libertà, right at the entrance to Via Santa Maria, a sharp edge of Pompeian red stone emerges: it is the austere palace built in the 15th century as the residence of the Governor of Tuscany, Sebastiano Mariani. This is one of the oldest and best-preserved buildings in Vasanello and, along with Castello Orsini, the only other structure in town to be granted a National Monument Protection Status (Vincolo Monumentale di Interesse Nazionale) under Law 1089/39. This designation was awarded in 1974, thanks to its then-owner, Pietro Pozzaglia.

Yet, despite its protected status, as soon as Pozzaglia passed away in a Rome hospital in the 1970s, all his efforts were in vain. His heirs looted the palace, stripping it of artworks, ancient books, furnishings, and memorabilia. Finally, after bolting the doors shut, they waited for the chance to sell it off in exchange for a hefty sum. However, they either forgot—or, more likely, simply didn’t care—that, like all human-made structures, time would eventually take its toll.

By the late 1990s, severe water infiltration caused the collapse of the splendid coffered ceiling, once adorned with painted decorations, in the palace’s grand hall. Fortunately, in 2002, after years of neglect, the deteriorating building was purchased by an American couple of Russian descent, Dimitry and Regina Kirillov. Without compromising its original character, they undertook extensive restoration and structural reinforcement work, preserving the palace’s historic integrity.