Cunicolo CA75La VT – lato Fosso Canale
Tunnel CA75La VT – Canale Ditch side



Questo cunicolo collega il Fosso di Valle Canale a quello delle Tre Fontane e fu mappato per la prima volta nel 1995 da un gruppo di speleologi coordinati dal compianto Giulio Cappa (1932 – 2016).
Secondo Cappa il suo scopo era di potenziare il Fosso Tre Fontane, a sud dell’antico agglomerato, con l’acqua del Fosso Canale che scorre sul versante nord: il Tre Fontane “potenziato” faceva così girare meglio le pesanti macine di pietra dei mulini “di sopra” e “di sotto”, situati a sud-est della rupe.
Per Cappa questi mulini sono però posteriori al cunicolo, il cui utilizzatore originario sarebbe stato un altro mulino ancora, ben più antico, situato a ridosso dello sbocco del cunicolo stesso, i cui ruderi sono ancora oggi visibili. Dello stesso parere è l’archeologo medievista Giancarlo Pastura, che aggiunge però una davvero suggestiva speculazione circa il vero motivo che avrebbe ispirato l’opera originaria.
Egli data infatti il cunicolo al I secolo a.C., ipotizzandone la realizzazione come propedeutica alla produzione delle officine di ceramica aretina di Cesurli-Poggio della Mentuccia (vedi n° 31, Fornace Aretina).
Secondo Pastura solo in seguito, ben mille anni dopo l’abbandono delle attività legate alle fornaci, il condotto fu riutilizzato dagli abitanti di Palazzolo per far girare le macine dei loro mulini: ecco allora che il cunicolo di epoca romana si rivelò l’elemento principale di sviluppo del castrum nel Medioevo.
This tunnel connects the “Fosso di Valle Canale” to the “Fosso delle Tre Fontane” and was first mapped in 1995 by a group of speleologists coordinated by the late Giulio Cappa (1932–2016).
According to Cappa, its purpose was to enhance the flow of the Fosso Tre Fontane, located south of the ancient settlement, with water from the Fosso Canale, which flows on the northern side. The “enhanced” Tre Fontane thus improved the operation of the heavy stone millstones of the “upper” and “lower” mills, situated southeast of the cliff.
However, Cappa believed these mills were built after the tunnel, whose original user would have been another, much older mill located near the tunnel’s outlet, the ruins of which are still visible today. Medieval archaeologist Giancarlo Pastura shares this opinion but adds a truly intriguing speculation about the true motivation behind the original construction.
He dates the tunnel to the 1st century BCE, hypothesizing that it was built to support the production of the Arezzo pottery workshops at Cesurli-Poggio della Mentuccia (see No. 31, Arezzo Kiln). According to Pastura, it was only much later, a full thousand years after the abandonment of the kiln-related activities, that the conduit was repurposed by the inhabitants of Palazzolo to power their millstones. Thus, the Roman-era tunnel became the key element in the development of the castrum during the Middle Ages.

